Fino a qualche anno fa, smartphone e tablet erano considerati nella scuola e nelle università un problema da affrontare: elementi di distrazione e nemici della produttività .
La graduale assimilazione all’interno degli istituti scolastici e l’applicazione dei nuovi device nella didattica, ha però in breve tempo dimostrato il contrario.
Più o meno rapidamente e con modalità differenti, in tutti i Paesi si assiste ad una adozione sempre più forte della tecnologia nel sistema scolastico.
Lo sviluppo dell’education techology nei prossimi anni sarà esponenziale e guidato da alcuni trend che modificheranno dinamiche radicate nella tradizione scolastica. La didattica ha bisogno di allinearsi con i nuovi studenti, completamente diversi dai giovani allievi di 30 anni fa, e con il nuovo mercato del lavoro, che richiede competenze e abilità trasversali, adatte alle caratteristiche che esso ha assunto negli ultimi anni.
I trend principali che probabilmente osserveremo nei prossimi anni saranno:
Il sistema educativo si troverà quindi ad affrontare diverse sfide legate proprio al crescere di tali trend.
Ma che tipo di pratiche e tecnologie portano maggiore beneficio all’apprendimento, alla didattica ed allo sviluppo di competenze nei giovani professionisti del futuro?
5 lezioni che la scuola può apprendere dalla tecnologia sono legate all’introduzione di alcuni nuovi strumenti quali:
1. BYOD (Bring Your Own Device)
BYOD è la pratica di consentire agli studenti (o ai dipendenti) di utilizzare il proprio device in ambito educativo.
Non solo per il fatto che sono gli stessi utilizzati quotidianamente, ma anche per abbattere la grande barriera del costo di tali tecnologie per il sistema scolastico.
2. Maker Movement
Sempre più sarà necessaria una transizione verso il modello del learning by doing, una metodologia basata sul fare che si sposa con le naturali inclinazioni delle nuove generazioni.
Il Maker Movement si sovrappone sempre a tale approccio, soprattutto grazie alle nuove tecnologie che consentono agli educatori una didattica centrata sullo studente, ancora più coinvolgente.
3. Stampanti 3D
Le possibili applicazioni delle stampanti 3D nell’education sono veramente ampie: dallo spiegare dei semplici grafici matematici in modo visivo fino alle lezioni di architettura. In realtà ogni area didattica, a tutti i livelli, può trarre grossi benefici dall’integrazione con questo tipo di tecnologia.
4. Apprendimento adattivo
Gli studenti possono migliorare le dinamiche di apprendimento grazie anche all’utilizzo di ambienti online e applicare l’adaptive learning system attraverso l’uso del computer e dei software, appunto, adattivi.
Essi consentono di modulare la fruizione e la presentazione di materiale educativo in base alle esigenze, ai comportamenti ed ai modi d’uso del singolo studente.
5. Wearable
Con il wearable tech è possibile raggiungere un letterale immersive learning. Al contrario di quanto ipotizzato inizialmente, invece di essere elemento di distrazione la tecnologia diviene strumento per catturare l’attenzione degli studenti. Basta immaginare una lezione di storia con l’ausilio della realtà aumentata.
I dispositivi indossabili possono essere funzionali anche per alunni con deficit dell’attenzione, mantenendo la loro concentrazione sugli obiettivi, o con disabilità , fino ai semplici device per il fitness e la salute, che applicati anche all’interno delle scuole possono insegnare ai bambini una vita e delle abitudini sane e regolari.
Non si fermano qui le potenzialità della tecnologia nell’educazione e probabilmente molte altre strade si apriranno nei prossimi anni.
In molte scuole già sono state introdotte lezioni strutturate con l’uso dei tablet.
Per cominciare a farvi un’idea delle possibili applicazioni, potete dare un’occhiata a queste 50 risorse per insegnare e imparare con gli iPad.